Riflessioni virali

Saffo e Dio, pericolosamente insieme

Ambientato nel 1832 a Halifax (Yorkshire occidentale, terra delle sorelle Brontë), Gentleman Jack narra la storia di Anne Lister, erede del casato di Shibden Hall, una donna che divide il suo tempo fra viaggi all’estero e l’intraprendente amministrazione della tenuta dalle cui rendite ricava i mezzi per potersene periodicamente allontanare.

A proposito di reclusioni…

Durante la seconda guerra mondiale la maggior parte degli ufficiali italiani catturati dall’esercito britannico in Africa e in Grecia fu detenuta nel campo di Yol, nella regione indiana dello Himachal Pradesh. Nonostante la pubblicazione di diari e lettere abbia fatto luce su questa detenzione che riguardò diecimila italiani, si tratta di una realtà ancora poco nota. Mio nonno fu uno dei diecimila. Della sua prigionia restano sesssantadue disegni che illustrano con tono leggero la quotidianità fra i reticolati. Il lockdown dei nostri giorni mi ha spinto a informarmi sulla vicenda e ora i disegni raccontano una storia nuova.

Il viaggio nel tempo di una reclusa

Pur senza avere nulla dello specifico sovietico, le misure del lockdown nostrano mi hanno restituito il senso di un limite e di una privazione che all’epoca mi avevano fatto assaporare una salutare frugalità. Quel meno di tutto che mi alleggeriva.